Il Tribunale fallimentare di Treviso ha dichiarato l’insolvenza di Veneto Banca, la cui passività accertata è stata calcolata in 538 milioni di euro.
Affermano i giudici Dott. Fabbro, Dott. Vortali e Dott.ssa Uliana, alla data del 25 giugno 2017, che quando la Banca è stata messa in liquidazione coatta amministrativa, era già insolvente. Muta così lo scenario sul fallimento dell’ex Popolare, sia sul fronte penale sia su quello civile. Penale perché adesso si apre un’autostrada per la procura che ha ad oggetto un’inchiesta per bancarotta e l’accertamento di eventuali responsabilità.
Le indagini sono state affidate al nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza, e rileveranno se c’è stata una bancarotta semplice, preferenziale o fraudolenta e nel mirino ci saranno i vecchi amministratori dell’istituto di Montebelluna: l’ex direttore generale Vincenzo Consoli e l’ex presidente Flavio Trinca (già indagati dalla Procura per aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza).
Finalmente una notizia positiva per i risparmiatori traditi, con la speranza che tale decisione possa dare slancio ad un’azione politica sulla tutela del risparmio.