E’ stata avviata dalla Procura di Milano un’indagine avente ad oggetto ipotesi di reato di bancarotta fraudolenta a carico di ignoti con riguardo al fallimento della Shernon Holding, società guidata da Valdero Rigoni, cui facevano riferimento 55 punti vendita di Mercatone Uno. Fallimento che ha coinvolto più di 1.800 dipendenti, ora rimasti senza stipendio o ammortizzatori sociali, i quali sono venuti a conoscenza del fatto solo attraverso post su Facebook.
Il fascicolo è stato aperto dopo che il curatore fallimentare, avv. Marco Angelo Russo ha depositato una relazione di circa sei pagine da cui emerge come la società si fosse finanziata “omettendo il pagamento degli oneri previdenziali e tributari per 8,7 milioni di euro (ivi incluse le trattenute operate sui lavoratori) e non pagando fornitori e locatori di un terzo dei punti vendita per 60 milioni di euro, e introitando acconti su ordini da evadere per 3,8 milioni e non onorando le obbligazioni assunte con l’Amministrazione Straordinaria (il debito contabilizzato al 28.02.2019 è di 15.200.000 euro circa)”.
E’ stato accumulato dalla Shernon in soli nove mesi un debito pari a 90 milioni di euro e secondo il curatore la bozza di concordato presentata dalla società annunciava che fossero destinati ai creditori 46 milioni di euro entro il 2023 “in assenza di qualunque garanzia, previa cessione delle attività, ivi compresa l’opzione di acquisto degli immobili, a due newco, con un investimento da parte di un terzo di €. 70.000.000,00, oltre ad altre due operazioni accessorie”.
In base a questo dato, commenta il curatore fallimentare, “la complessa architettura economico finanziaria non garantiva in alcun modo i creditori di Shernon”.
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