La Corte Suprema segnala al Legislatore la necessità di un intervento sul sistema dell’aggio che finisce per far pesare, in modo sperequativo, solo su alcuni contribuenti i costi della riscossione, atteso che si tratta di “attività ormai svolta quasi interamente dalla stessa amministrazione finanziaria e non più da concessionari privati” costituendo “una delle cause di inefficienza del sistema”. Con la Sent. n. 120/2021 la Cassazione ha evidenziato come l’irragionevole disciplina dell’aggio e i suoi conseguenti costi hanno contribuito a creare nell’arco di vent’anni un vuoto di circa mille miliardi di entrate pubbliche non riscosse.