Ivass ovvero l’Autorità che doveva vigliare sull’operato di EUROVITA al momento ha solo richiesto al Governo di ammettere la società all’amministrazione straordinaria, decisione che non lascia affatto ben sperare le migliaia di piccoli risparmiatori che hanno sottoscritto presso la loro Banca tali polizze come confermato dalla sospensione del pagamento della cedola del bond subordinato da 11 milioni con scadenza 2030.
A questo punto l’Associazione Avvocati dei Consumatori ha deciso di mettere a disposizione dei risparmiatori coinvolti le proprie forze per verificare se nella vicenda sono presenti profili penalmente rilevanti e se le Banche che hanno distribuito tali polizze ed in particolare Fineco Bank, Credem, Fideuram e Sparkasse hanno correttamente rispettato la specifica procedura di vendita tenuto anche conto tra l’altro del difetto di informativa e della incoerenza del titolo sottostante con il profilo del risparmiatore, aspetto che legittima l’azione per il risarcimento del danno.
A tal fine è stato aperto specifico sportello telematico cui i risparmiatori interessati possono segnalare il proprio caso, chiedere assistenza e partecipare all’azione collettiva di AdC: eurovita@avvocatideiconsumatori.it