Lo abbiamo sempre percepito ma ora arrivano i freddi numeri a confermare le due velocità del Paese anche di fronte ad un diritto garantito dalla Carta fondamentale: la salute! È questo lo sconcertante risultato dal confronto dei LEA (i livelli essenziali di assistenza) nelle Regioni d’Italia che relegano le Regioni del sud agli ultimi posti d’Italia. Sul il Sole24ore del 2 aprile 2024 sono stati pubblicati i dati della Nuova Relazione al Parlamento della Corte dei Conti sulla gestione dei servizi sanitari regionali (Delibera 4/2024).
A livello Europeo la spesa pubblica sanitaria italiana è di gran lunga inferiore a quella della Germania e della Francia, nonostante il potere di acquisto tra questi paesi è molto simile. In particolare in Italia persiste lo stato di deficit della carenza di infermieri e posti letto. La spesa sanitaria italiana incide notevolmente sulle tasche degli cittadini: circa 920 euro all’anno per ognuno, spesa che va a coprire circa il 31,4% della spesa sanitaria complessiva. In Germania invece, i cittadini pagano circa l’11% della spesa annua sanitaria. Le differenze sono evidenti anche tra le regioni stesse: al Sud, soprattutto in Sicilia, Campania e Calabria si registra addirittura una riduzione delle aspettative di vita. Secondo la Corte dei Conti a fare la netta differenza sono gli investimenti nel campo, nette differenze emergono nelle visite per la prevenzione e scrining, sia nella gestione dei ricoveri, dove al Sud si fa fatica anche a trovare i posti letto. Per non parlare della Performance delle strutture sanitarie pubbliche, in questo caso la Calabria segna il risultato peggiore.
I cittadini meridionali hanno diritto ad ottenere visite e cure in tempi certi e prestazionali.
Per questo motivo, chiunque si ritrovi impossibilitato ad ottenere in tempi brevi una visita specialistica o a sostenere un intervento importante, la nostra Associazione offre assistenza legale anche giudiziaria rivolta a ingiungere al Servizio Sanitario Locale, di adempiere alla prestazione voluta.