Scrive la Repubblica in data odierna: “Anche la Banca Popolare di Puglia e Basilicata ha venduto delle azioni illiquide senza adempiere agli obblighi informativi e per questo è tenuta a versare, almeno in parte, un risarcimento. Dopo i casi che hanno riguardato la Banca Popolare di Bari, l’Acf, Arbitro per le controversie finanziarie, prende posizione su un’altra importante Banca popolare pugliese.
La ricorrente ha acquistato in tutto 4.798 azioni dalla Banca per un controvalore di 41mila 856 euro attraverso varie operazioni tra il 2007 e il 2010. Dopo aver cercato inutilmente di rivendere le proprie azioni, ha chiesto la restituzione dell’intero capitale investito e in via subordinata il risarcimento del danno.
Il giudice ha dato ragione alla cliente in relazione alla domanda di risarcimento dell’operazione del 2010, nella quale in sostanza la Banca non ha rispettato tutti gli obblighi informativi previsti dalla Consob riguardo l’acquisto di azioni illiquide.
Se la Banca avesse agito correttamente, l’azionista non avrebbe acquistato ulteriori titoli. “Con ulteriori effetti – è scritto nella decisione – anche in termini di aggravamento del relativo grado di concentrazione”.
Questa decisione apre un nuovo capitolo – spiega l’avv. Domenico Romito, Presidente dell’Associazione Avvocati dei Consumatori – dopo la Popolare di Bari, più volte sanzionata, anche per l’altra Banca pugliese è stata accertata l’illiquidità dei titoli e la violazione della procedura di vendita imposta dalla Consob. ”
Il Comitato Azionistilliquidi promosso da Avvocatideiconsumatori ha attivato a disposizione degli azionisti interessati a far valere i propri diritti un apposito sportello telematico:azionistilliquidi@avvocatideiconsumatori.it
Trovate qui in allegato l’articolo pubblicato su La Repubblica in data odierna.